Henrikh Mkhitaryan è oggettivamente uno dei calciatori europei del momento. Ancora di più se si tralasciano i grandi bomber. Sarà per la provenienza “particolare” (Armenia), la storia nel suo piccolo di calciatore predestinato, la famiglia benestante, l’esplosione nello Shakhtar di Mircea Lucescu. Chiaro che la discreta fama (roba da 30 milioni) che Mkhitaryan ha se l’è conquistata tutta passo dopo passo. E oggi, a 24 anni, è giunto il momento della svolta e la cosa si era capita già in inverno quando i suoi procuratori (in mezzo c’è pure Raiola) hanno iniziato a proporlo ai top club europei.
Questione di soldi, ma soprattutto di visibilità e caccia al gotha del football europeo. Non è uno che si accontenta, l’armeno. E infatti nel panorama attuale di ciò che gli propone il calciomercato la guerra è tra Liverpool e Borussia Dortmund, società di visibilità mondiale. Tra le due Mkhitaryan preferirebbe i Reds, ma il Borussia oggi ha una visibilità superiore e ha capito soprattutto che il giocatore è vincolato da una scrittura privata alla federazione armena che può quindi vantare un credito forte in caso di cessione. I tedeschi stanno infatti dialogando su due fronti, convinti di poterlo strappare a non più di 25 milioni, mentre il Liverpool ha parlato soltanto con lo Shakhtar che pretende siano i Reds ad accollarsi ogni spesa collaterale.
Un giallo nel giallo condito dall’assenza del giocatore dal pre-ritiro austriaco della squadra ucraina, rimasto a Londra non certo per trattare con il Tottenham come suggeriscono alcuni tabloid inglesi. La decisione finale, comunque, la si dovrebbe conoscere entro 15 giorni per l’interesse di tutte le parti in causa.
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